Consumi e bollette in aumento: strategie pratiche per ridurre la spesa energetica in casa da ottobre. Così è possibile.
In un contesto di costante aumento delle tariffe energetiche dovuto anche alle politiche di riduzione delle emissioni di CO2, il risparmio energetico in ambito domestico diventa una priorità sia per alleggerire la spesa in bolletta sia per contribuire alla sostenibilità ambientale. Gli italiani, sempre più attenti a come risparmiare energia elettrica, possono adottare strategie concrete e tecnologie innovative per ottimizzare i consumi e ridurre l’impatto economico delle forniture elettriche.
Strategie pratiche per risparmiare energia elettrica in casa
Uno dei primi accorgimenti per contenere i consumi è evitare i cosiddetti carichi fantasma, ovvero l’energia consumata dagli apparecchi lasciati in modalità stand-by. Secondo gli ultimi dati dell’ENEA, un singolo dispositivo in stand-by può assorbire da 1 a 4 watt all’ora, incidendo fino al 10% sulla spesa energetica complessiva. La soluzione più efficace è utilizzare ciabatte multipresa con interruttore per spegnere rapidamente e completamente tutti gli elettrodomestici quando non in uso.
Un altro passo fondamentale è la scelta consapevole degli elettrodomestici, privilegiando modelli ad alta efficienza energetica. L’etichetta energetica europea, aggiornata negli ultimi anni, classifica i dispositivi dalla classe A (massima efficienza) alla G (minima efficienza). Ad esempio, un frigorifero di classe A consuma circa 275 kWh all’anno, mentre un modello di classe G arriva a consumare 646 kWh, con un risparmio potenziale superiore agli 80 euro annui considerando un costo medio di 0,20 euro per kWh. Allo stesso modo, è consigliabile orientarsi verso lavatrici, lavastoviglie e condizionatori con classi energetiche elevate, che garantiscono prestazioni ottimali con consumi ridotti.

Metodi per risparmiare sulle bollette – diabasis.it
L’illuminazione è un altro settore chiave: le lampadine a LED consumano fino al 90% in meno rispetto alle tradizionali lampade a incandescenza e durano fino a 15-20 anni, rappresentando così un investimento a lungo termine. Inoltre, i LED producono meno calore, contribuendo a ridurre l’uso di condizionatori e ventilatori, soprattutto nei mesi estivi.
Per quanto riguarda l’uso degli elettrodomestici, è importante adottare buone pratiche come fare il bucato e la lavastoviglie a pieno carico e preferire cicli di lavaggio a temperature moderate, idealmente sotto i 40°. Anche programmare i lavaggi nelle fasce orarie di minor costo dell’energia può generare risparmi significativi.
La regolamentazione delle tariffe elettriche in Italia prevede tre fasce orarie stabilite da ARERA:
- Fascia F1, la più costosa, dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00 (escluse le festività nazionali);
- Fascia F2, intermedia, nelle ore mattutine e serali dei giorni feriali e sabato;
- Fascia F3, quella più economica, comprende le ore notturne e tutte le ore della domenica e festività.
Concentrare i consumi nelle fasce F2 e F3, ad esempio utilizzando elettrodomestici durante il weekend o nelle ore serali, permette di ridurre sensibilmente la spesa. Per chi lavora durante il giorno, la tariffa bioraria o multioraria è particolarmente vantaggiosa, mentre la tariffa monoraria è indicata per chi è in casa nelle ore diurne.
Investire nell’efficienza energetica e nel fotovoltaico
Oltre alle buone pratiche quotidiane, interventi strutturali come il miglioramento dell’isolamento termico dell’abitazione sono essenziali per tagliare i consumi. L’installazione di un cappotto termico sui muri può ridurre le dispersioni di calore fino al 50%, mentre un isolamento efficace di tetto e serramenti (con vetri doppi o tripli e materiali isolanti come il PVC o il legno a taglio termico) aumenta il comfort abitativo e limita il ricorso a riscaldamento e condizionamento.
Parallelamente, il ricorso a soluzioni di energia rinnovabile, in particolare l’impianto fotovoltaico, rappresenta una delle opzioni più efficaci per abbattere la bolletta elettrica senza dover ridurre drasticamente i consumi. L’energia autoprodotta può alimentare direttamente gli elettrodomestici di casa, riducendo la dipendenza dalla rete nazionale e quindi la spesa mensile. L’installazione di sistemi con batterie di accumulo permette inoltre di conservare l’energia prodotta durante il giorno per utilizzarla nelle ore serali, massimizzando l’autoconsumo.