Curiosità

Lavori meglio (e invecchi meno): gli esperti rivelano il segreto, bastano pochi minuti

il segreto per lavorare meglioLavorare meglio e invecchiare meno con un segreto - diabasis.it

Per essere più attivi sul lavoro e rallentare il processo di invecchiamento c’è un segreto da conoscere: occorre poco tempo ed è efficace.

La pratica del sonnellino pomeridiano, conosciuta anche come power nap, continua a ricevere conferme scientifiche circa i suoi benefici. Celebri figure storiche come J. R. R. Tolkien, Leonardo da Vinci e Albert Einstein sono spesso citate come sostenitrici di questo breve riposo, che si rivela un alleato prezioso per la mente e il corpo, soprattutto nell’era moderna dove la produttività e l’attenzione sono costantemente sollecitate.

L’importanza del sonnellino breve per la salute cerebrale

Il potere rigenerativo di un breve riposo pomeridiano, della durata ideale tra 10 e 20 minuti, è ormai ampiamente riconosciuto. Gli studi più recenti dimostrano che in questa breve finestra temporale il cervello non raggiunge le fasi di sonno profondo, ma resta in una fase di sonno leggero. Durante questo stadio, si registra una diminuzione della noradrenalina e della serotonina, mentre aumenta il neurotrasmettitore GABA, che agisce da inibitore dell’attività neuronale. Questo processo determina una sorta di “pausa neurale”: la connettività tra la corteccia cerebrale e il talamo si riduce, filtrando gli stimoli esterni e permettendo un rallentamento generale dell’attività cerebrale.

Il risultato è un vero e proprio reset neurale che rigenera i neuroni sovraccarichi e favorisce una rinormalizzazione della forza sinaptica tra loro. Al risveglio da un sonnellino breve, si sperimenta un immediato aumento dell’eccitazione corticale, che si traduce in un miglioramento di attenzione, concentrazione, memoria di lavoro e creatività. Questi effetti positivi possono durare fino a due o tre ore. Un ulteriore beneficio riguarda la protezione dall’invecchiamento cerebrale, con la possibilità di preservare il volume cerebrale anche in età avanzata, come confermato da studi condotti su migliaia di soggetti.

il sonnellino pomeridiano per lavorare meglio

Fare il sonnellino pomeridiano, il segreto per lavorare meglio – diabasis.it

Diverso è il discorso per i sonnellini che superano la soglia dei 30 minuti, poiché in questo caso si entra nella fase del sonno profondo a onde lente (fase N3). Durante questa fase, che coinvolge processi di riparazione neuronale e trasferimento di ricordi dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, svegliarsi può provocare la cosiddetta inerzia del sonno. Questa condizione si manifesta come una sensazione di confusione, intorpidimento e rallentamento nelle capacità cognitive e motorie.

Inoltre, sonnellini prolungati – superiori all’ora – sono stati associati a un aumento del rischio di mortalità complessiva e di malattie cardiovascolari, oltre a compromettere la qualità del sonno notturno. Per godere dei benefici di un riposo pomeridiano più lungo, è necessario attendere da 30 a 120 minuti dal risveglio per superare l’inerzia del sonno.

Cosa accade al cervello durante il sonno notturno e il power nap

Il sonno notturno si articola in cicli di durata tra 90 e 110 minuti, ciascuno caratterizzato da una progressione tra le fasi non-REM (N1, N2, N3) e la fase REM. La prima fase non-REM, durante la quale avviene il sonnellino breve, è caratterizzata da un rallentamento progressivo delle onde cerebrali, dalla frequenza cardiaca e respiratoria, con una predominanza di onde alfa e theta. La fase N3, o sonno profondo, è marcata da onde delta e rappresenta il momento di massima rigenerazione cerebrale.

Al contrario, nella fase REM, il cervello presenta un’attività simile a quella della veglia, con onde beta e theta, ed è in questa fase che si manifestano i sogni. Il power nap sfrutta le prime fasi non-REM, evitando di entrare nel sonno profondo, per massimizzare i benefici cognitivi e minimizzare il rischio di intontimento post-riposo.

Change privacy settings
×