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Induzione, l’errore che fanno tutti: così capisci subito se la tua pentola funziona o no

le pentole per il piano ad induzioneLe pentole adatte all'induzione - diabasis.it

Pentole adatte al piano ad induzione: come fare a riconoscerle e a scegliere quelle giuste per ottime cotture e nessun danno.

I piani cottura a induzione continuano a guadagnare popolarità nelle cucine italiane, grazie alla loro efficienza energetica e alla velocità di cottura. Tuttavia, per sfruttare appieno questo sistema, è fondamentale conoscere quali sono le pentole compatibili con l’induzione, poiché non tutti gli utensili da cucina sono adatti a questo tipo di piano.

Come funziona il piano cottura a induzione e perché servono pentole specifiche

Il piano a induzione utilizza un campo magnetico per generare calore direttamente nella pentola, a differenza dei tradizionali fornelli a gas o elettrici che riscaldano prima la superficie e poi il contenuto. Il piano è realizzato in vetroceramica, e per attivare il sistema di induzione è indispensabile che il fondo della pentola sia costituito da un materiale magnetico. Solo così si attiva il campo elettromagnetico che produce calore in modo rapido ed efficiente.

Non tutte le pentole sono quindi compatibili con l’induzione: quelle in rame, alluminio, ceramica o vetro, ad esempio, non funzionano a meno che non abbiano uno strato magnetico incorporato. I materiali più indicati sono ferro, ghisa, acciaio inox e acciaio smaltato, spesso dotati di un fondo spesso e uniforme che garantisce una migliore distribuzione del calore.

Come riconoscere una pentola per induzione: i test e i simboli da conoscere

Per chi si appresta ad acquistare pentole nuove, il modo più semplice per verificare la compatibilità è leggere il simbolo presente sull’etichetta: un’icona a forma di serpentina è la certificazione universale che indica la possibilità di utilizzo sul piano a induzione.

Se invece si vuole verificare la compatibilità di pentole già in uso, è possibile effettuare un semplice test con una calamita: avvicinandola al fondo della pentola, se si attacca saldamente significa che la pentola è adatta all’induzione. In caso contrario, non potrà essere utilizzata efficacemente su questo tipo di piano.

riconoscere le pentole per il piano a induzione

Come riconoscere le pentole adatte per il piano a induzione – diabasis.it

Un altro metodo pratico è mettere poca acqua nella pentola, posizionarla sul piano a induzione e accendere la piastra. Se il display lampeggia o non si attiva, significa che il fondo non è idoneo.Inoltre, molte pentole adatte all’induzione riportano la scritta “induction” direttamente sulla base o sul lato esterno, facilitando ulteriormente il riconoscimento.

Quando si acquistano pentole per un piano a induzione, è importante considerare non solo la compatibilità magnetica, ma anche la qualità dei materiali e del design. Un fondo spesso e ben distribuito è essenziale per una cottura uniforme e per sfruttare al massimo la potenza del piano. Inoltre, la dimensione della pentola deve essere adeguata alla zona di cottura per evitare dispersioni di calore.

Il coperchio ideale è trasparente, in modo da poter controllare i cibi senza sollevare continuamente il coperchio, mantenendo costante il calore all’interno della pentola e ottimizzando così i tempi di cottura. Anche i manici rivestiti in silicone o resina resistente alle alte temperature sono consigliati, poiché la potenza e il calore generati dall’induzione sono intensi e possono danneggiare materiali meno resistenti.

Materiali da evitare e soluzioni alternative

Pentole in materiali come rame, ottone, vetro, ceramica e porcellana, senza uno strato magnetico, non sono compatibili con i piani a induzione. Tuttavia, oggi molte aziende propongono versioni di pentole in alluminio o rame con un fondo apposito per l’induzione, ampliando le possibilità di scelta.

Per chi possiede pentole non magnetiche ma desidera comunque utilizzarle su un piano a induzione, esistono dischi adattatori in metallo da posizionare tra il piano e la pentola. Questi dispositivi permettono di usare utensili tradizionali, ma con un compromesso: la dispersione di calore aumenta e i tempi di cottura si allungano, incidendo negativamente sui consumi energetici..

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