Gianpiero Mughini, dopo le polemiche, deve smentire tutto. La secca risposta a chi lo ha messo in dubbio…
Negli ultimi giorni, un’ondata di notizie ha coinvolto il giornalista e saggista Giampiero Mughini, noto per la sua lunga carriera nel panorama culturale e mediatico italiano. A seguito di un’intervista rilasciata a un quotidiano nazionale, erano emerse voci secondo cui avrebbe dovuto vendere gran parte della sua prestigiosa collezione di libri per motivi economici, oltre a presunti gravi problemi di salute. Tuttavia, lo stesso Mughini ha deciso di intervenire in prima persona per fare chiarezza e correggere alcune imprecisioni circolate sulla sua situazione personale.
Durante la sua partecipazione a La Volta Buona, programma di Rai 1 condotto da Caterina Balivo il 3 ottobre 2025, Giampiero Mughini ha voluto precisare con fermezza: “Non sono le parole che ho usato io, non ho venduto i libri perché sono senza soldi”. La notizia della vendita della sua collezione, che era stata interpretata come una necessità economica, in realtà si riferisce a una scelta ponderata e culturale, non dettata da difficoltà finanziarie.
Il giornalista ha spiegato che la sua collezione, composta da prime edizioni di opere fondamentali della letteratura italiana del Novecento, rappresentava una delle conquiste più importanti della sua vita. La decisione di cederla non è stata dettata da urgenze economiche, ma piuttosto dalla volontà di “erigere un piccolo monumento” attraverso un catalogo realizzato con la migliore libreria antiquaria milanese. Mughini ha quindi sottolineato come le ricostruzioni apparse sui media abbiano finito per distorcere la realtà: “Il modo in cui era messo, che non ho più soldi, tutte fesserie”.
La percezione di un lavoro
Un altro aspetto che ha contribuito a diffondere malintesi riguarda le sue condizioni di salute. Il giornalista ha parlato di una malattia molto rara, “la cui funzione è buttarti giù”, ma ha rassicurato che attualmente sta attraversando un percorso di recupero. “Credo voi abbiate di fronte non un relitto ma un essere umano”, ha detto con il consueto sarcasmo rivolgendosi alla conduttrice, che ha risposto con un sorriso complice.
Mughini ha anche condiviso la sua esperienza personale sul perché, negli ultimi tempi, sia stato meno presente nei programmi televisivi: “Credo dipenda dal fatto che qualche giornale ha scritto che ho addirittura tre tumori, in televisione avranno pensato: ‘Questo ci muore in diretta‘, e per un anno e mezzo non mi ha più chiamato nessuno”. Questa percezione, ha spiegato, ha provocato un allontanamento dalle apparizioni pubbliche più frequenti, nonostante il suo stato di salute non sia così grave come era stato ipotizzato.

Mughini, erano tutte bugie (LA7) -www.DiBasis.it
Giampiero Mughini è da sempre una figura di spicco nel giornalismo e nella critica letteraria italiana, noto per il suo stile pungente e le posizioni spesso controcorrente. La sua collezione di libri, che ha deciso di mettere in vendita, rappresentava un simbolo tangibile della sua passione per la cultura e la letteratura italiana del Novecento. La recente vicenda evidenzia come la percezione mediatica possa facilmente distorcere la realtà, soprattutto quando coinvolge personaggi pubblici che attraversano fasi delicate della vita.
Il ritorno alla ribalta di Mughini, anche se con toni più pacati e con la consapevolezza dei suoi problemi di salute, testimonia la sua determinazione a mantenere viva la sua presenza culturale, nonostante le difficoltà. La sua partecipazione a programmi come La Volta Buona dimostra inoltre come il giornalista sia ancora capace di suscitare interesse e coinvolgimento nel pubblico, grazie anche alla sua ironia e alla capacità di raccontarsi senza filtri. In un contesto mediatico sempre più frenetico, la vicenda di Giampiero Mughini ricorda l’importanza di verificare le informazioni e di non farsi travolgere da ricostruzioni affrettate, soprattutto quando si tratta di raccontare la vita privata di figure pubbliche.